La genziana è una meravigliosa pianta dai fiori giallo-blu a campanula. Il suo nome ha origini antichissime e deriva probabilmente da Genzio, re dell’Illiria, che fu lo scopritore delle sue virtù medicinali. Questo nome comune si riferisce a diverse specie di Genziana appartenenti alla famiglia delle Gentianaceae.
In generale la genziana è una pianta erbacea perenne originaria dell’Europa centro-meridionale, il cui fusto può raggiungere il metro di altezza e la fioritura avviene prevalentemente in estate. Tra le diverse specie, le più conosciute per i loro splendidi fiori color pervinca sono le varietà come la genzianella (gentiana acaulis), la genziana di Koch (gentiana kochiana), la genziana di Clusio (gentiana clusii), la genziana ciliata (gentiana kochiana).
La pianta usata in fitoterapia è la genziana dai fiori gialli (Gentiana lutea), di cui si adoperano solo le radici, tagliate a pezzi in autunno, tra il secondo e il quinto anno di vita della pianta, e poi essiccate al sole.
Proprietà e benefici della genziana
Le virtù della radice di genziana sono note fin dall’antichità, tanto che nel Medioevo era considerata una panacea, era infatti l’erba febbrifuga (antipiretico), più comune fino al XVII secolo.
Oggi, a questa pianta vengono attribuite spiccate proprietà terapeutiche a carico del sistema digerente. Infatti, è uno stimolante delle funzioni gastriche, digestive, toniche, antifermentative, vermifughe, stomachiche, e depurative.
Per queste sue proprietà, trova applicazione nel trattamento dell’anoressia, delle atonie gastriche, delle digestioni lunghe e laboriose e delle disappetenze dei bambini. È anche utile contro l’affaticamento e l’anemia, perciò si utilizza per riprendersi da lunghe convalescenze e come difesa contro le infezioni. Infine, nella cosmesi naturale viene usata come infuso per la pulizia delle pelli grasse.
Attività biologica della genziana
Ad esplicare queste proprietà benefiche sono i costituenti presenti nella radice della genziana, a partire dalle sostanze amare: amarogentana e gentiopicrina (glucosidi), gentianina (alcaloide), gentisina (sostanza colorante gialla). Questi costituenti agiscono sulla digestione e sulla produzione di muco gastrico, aumentano la quantità di succo gastrico poiché influenzano la secrezione di cloro e peptine da parte dello stomaco e la motilità del tubo digerente. Inoltre, sono presenti in discreta quantità delle mucillagini, degli oli essenziali e degli enzimi.
La Genziana se assunta prima dei pasti è utile per stimolare l’appetito, assunta dopo i pasti, invece, aiuta nel
trattamento dei disturbi dispeptici, quali la sensazione di pienezza e la flatulenza.
Le sostanze amare contenute nella genziana, infatti, sono in grado di provocare una stimolazione dei recettori
del gusto, la cui conseguenza consiste nell’aumento della secrezione di saliva e nell’incremento della
secrezione di succhi gastrici. Il tutto, quindi, si traduce in un aumento dell’ appetito e in un miglioramento
dei processi digestivi e di eventuali disturbi dispeptici.
Inoltre, alla pianta vengono anche attribuite proprietà toniche e ricostituenti. Infatti, la genziana è facilmente
reperibile nella composizione di tisane, in erboristeria, che vantano proprio le suddette attività.
Inoltre, da alcuni studi condotti sugli estratti di genziana, è emerso che queste preparazioni sono dotate anche
di un interessante attività antiossidante e fungistatica.
Modalità d’uso della genziana
Della Genziana si utilizza la radice essiccata in infusione o l'estratto secco, la tintura madre o l'estratto
idroalcolico. La radice fresca di genziana è velenosa, per questo motivo viene essiccata. Quando la genziana
viene utilizzata a fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi
attivi (sostanze amare), poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente
attive che si stanno assumendo.
Per uso interno, può essere bevuta sotto forma di decotto o di infuso in caso di:
- Disturbi gastrointestinali: gastrite, coliche, flatulenza, diarrea, vomito, nausea, digestione difficile,
atonia intestinale, eliminazione di parassiti e vermi intestinali. - Problemi epatici: decongestionamento del fegato, stimolazione della cistifellea, ittero.
- Benessere generale: tonico, purificazione del corpo, astenia, ossidazione cellulare.
Per uso esterno si può spennellare la tintura madre sulla pelle in caso di:
- Affezioni dermatologiche: riassorbimento di cicatrici, dermatosi infiammatorie,
decongestionamento cutaneo, ferite infette.
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